L’evoluzione di Google Analytics Universal è finalmente arrivata: Google Analytics 4.
Prima si chiamava App+Web il cui nome derivava dall’unione dei dati del mondo delle App e del mondo del Web in un’unica proprietà.
Ma perchè è stato cambiato il nome in 4 e non è rimasto App+Web? Bè… diciamo che il principale problema lo possiamo riassumere nella domanda: “ma posso usarlo anche se non ho un’APP?“.
La risposta è ovviamente sì 🙂
Probabilmente da questo presupposto Google Analytics App+Web, quando è uscito dalla beta, è diventato Google Analytics 4. Di fatto ha cambiato il nome e poi sono arrivate altre funzionalità.
Ma perché Google Analytics 4? Da dove deriva questo nome?
Tutto nasce dalla storia di Google Analytics e della sua evoluzione. In breve ecco le quattro dinamiche :
- Urchin (il nome prima che Google lo comprasse) nato nel 1995
- Google Analytics Classic
- Google Universal Analytics
- Google Analytics 4
Ecco a livello storico cosa è successo dal 1995 in poi (compreso Firebase, il software analitico dedicato alle App):
Cosa cambia in Google Analytics 4?
Ecco un podcast di 10 minuti (a proposito iscriviti al canale di Youtube per essere sempre aggiornato 😉 )
In poche parole? Tutto.
Il nuovo GA4 non ha niente a che vedere con Universal Analytics perché cambiano brutalmente determinate logiche e la gestione in cui i dati vengono salvati.
Nel dettaglio:
- Non esistono un bordello di hit, ma tutto è a livello di evento
- Da session centric si passa ad event centric
- Possibilità di usare fino a 500 tipologie diverse di evento
- Ogni evento ha la possibilità di avere 25 parametri
- Possiiblità di creare le user property (25 per proprietà)
- Non esistono le viste
- Esistono gli Stream per connettere più fonte dati
- Gestione di Debug nativo
- Non esiste il bounce rate
- Non esiste il sampling (almeno fino a 10 milioni)
- Cambiano le dinamiche di tempo di permanenza ed engagement
- Esistono degli eventi automatici (download file, scrolling, video di youtube, link esterni)
- Gestione delle conversioni semplificato (non esistono gli obiettivi)
- C’è la connessione diretta a BigQuery e Google Ads
- Esistono delle custom audience di tipo predictive
- Esiste un nuovo modello di misurazione
- Possibilità di crearsi dei report avanzati attraverso la gestione “explore analysis”
- Cross-domain integrato in GA (non server configurarlo nel tracking)
- Data filter per filtrare i dati (es: personale interno)
- Gestione ecommerce completa (sono gestite più azioni rispetto Universal)
- Gestione user centrica: esistono (in ordine di priorità): User-ID, Google Signal e Client-ID
Ecco un esempio di Data Streams:
Ecco i template per la creazione di report presenti:
Un esempio di debug nativo in Google Analytics 4
I limiti di Google Analytics 4
In Google Analytics 4 ci sono dei limiti sul numero di dati che può gestire e sono riportati nella documentazione ufficiale di Google.
La cosa che emerge all’occhio è il limite di sampling che inizia a 10 milioni di eventi per query.
Il mio corso su Google Analytics 4
Se ti interessa approfondire Google Analytics 4 ti consiglio spassionatamente di dare un’occhiata al mio corso Google Analytics 4 fatto giusto una settimana prima del suo rebranding da App+Web in GA4 🙂
Google Analytics 4 e l’e-commerce
Posso tranquillamente affermare che ho preso in considerazione Google Analytics 4 nel momento in cui ha rilasciato la gestione del tracking relativo all’e-commerce.
Ora le azioni che GA4 riesce a gestire sono più precise, trasformando il concetto di checkout in step precisi come:
- begin_checkout
- add_
shipping_ info - add_payment_info
Inoltre è presente anche il concetto di wishlist.
L’implementazione con Google Tag Manager cambia, sia per quanto riguarda la struttura del dato, sia per quanto riguarda la gestione dei Tag di Google Analytics.
Proprio su questo concetto ho creato dei modelli in Google Analytics che ti permetteranno di gestire la struttura dell’enhanced e-commerce di UA e gestirla semplicemente con GA4.
Il mio contributo in GA4
Personalmente ho aiutato la segnalazione di bug e di problematiche nella guida ufficiale di Google Analytics per quanto riguarda il tracking dell’e-commerce.
La cosa bella è che l’account ufficiale di Google Analytics mi ha contattato direttamente via Twitter:
Ho suggerito di cambiare la guida sulla configurazione con Google Tag Manager perché i parametri indicati non erano corretti… e alla fine l’hanno fatto 🙂
Consigli di utilizzo di Google Analytics 4
So che ora sarai probabilmente in un dilemma del tipo: e ora come lo installo? Mi conviene già farlo per i miei nuovi progetti?
Il mio consiglio spassionato è usarlo in parallelo ad un Google Universal Analytics e non fare un “upgrade”.
Smanettaci e non aver paura di usarlo.
Inizia a definire un piano di misurazione per capire come tracciare i dati in ottica di business.
Considerazioni finali su Google Analytics 4
- Se non si ha un chiaro piano di misurazione a monte sarà un macello. Conoscendo il panorama italiano sarà veramente un Far West
- Siamo ancora in fase di rilasci, quindi (sebbene non sia più in beta) non è del tutto affidabile. Personalmente ho individuato più volte bug nella configurazione e nelle linee guida, quindi occhio.
E tu cosa ne pensi? Lo stai già utilizzando? Fammelo sapere nei commenti 🙂
Gabriele
31 12 2020
Ciao Matteo, intanto complimenti sia per l’articolo che per la puntata del podcast, già che ci sono volevo chiederti un consiglio. Sto lavorando ad una startup che avrà un ecommerce, cosa mi consigli di utilizzare per misurare i dati? Leggendo l’articolo mi pare di capire che GA4 è molto vicino a Mixpanel e quindi si lascia un po dietro alcune cose interessanti relative a sessioni e alle pageview, è possibile utilizzare sia UA che GA4 in modo da avere una vista completa?
Matteo Zambon
31 12 2020
Ciao Gabriele e grazie del feedback.
Il mio consiglio è quello di utilizzare GA4 in parallelo con Universal Analytics. Mixpanel so cos’è l’ho aperto ma non sono un esperto.
Fammi sapere!