[Aggiornamento 27 Marzo 2018]

Se parliamo di Backlink (o anche di Inbound Link, che è più o meno la stessa cosa, ma sotto un profilo un po’ più “markettaro”) solitamente stiamo parlando di SEO.

Nel glossario sugli Outbound Link (Link Esterni) ti avevo già parlato dell’argomento, dal punto di vista del sito A che linka un sito B.

Il Backlink, invece, prevede sempre un sito A che linka a un sito B, ma stavolta prendendo il punto di vista del sito B, ovvero il sito che riceve il link.

Il Backlink è il contrario dell’Outbound Link, se la cosa te lo rende più chiaro.

Per lo stesso principio per cui ti avevo detto che i SEO cercano di evitare gli Outbound Link dofollow, invece è molto auspicabile ricevere Backlink (la storia del Link Juice la trovi nel glossario degli Outbound Link – e no, non è un drink rifrescante).

Ma non tutti i Backlink sono positivi. Anzi, alcuni possono essere addirittura dannosi. Alcuni fattori di valore sono:

  • Qualità: il link deve provenire da siti di qualità: allora i Backlink andranno a “rafforzare” il Ranking in SERP della pagina linkata. Perché? È come se Google ricevesse un pssssss positivo da un sito che già considera di valore e di cui si fida. Un po’ come una raccomandazione, diciamo.
  • Anchor Text: se l’anchor text da cui proviene il link (ovvero la “porzione di testo” su cui è stato messo) è una keyword rilevante per la nostra pagina, questo influisce positivamente.
  • Pertinenza: più il sito (di qualità) da cui riceviamo il link è correlato al nostro argomento, più alta sarà la pertinenza e quindi il valore del link. Vedila così: se un sito ha “autorevolezza” su una tematica, Google considererà il suo psssssss di maggior valore. D’altra parte, se un esperto di cucina esprimesse un suo giudizio su un ristorante ti fideresti di più, no?

…eccetera eccetera 🙂 Direi che non è la sede giusta per affrontare l’argomento, ma sicuramente ci sono tanti altri fattori più o meno noti.

Ricordati, come nel caso dei link esterni, che devi fare attenzione a non esagerare: se Google comincia ad avere troppi pssssss, comincerà a pensare che c’è qualcosa di losco dietro, non si fiderà più di te, e ti penalizzerà (e tu non vuoi che Google ti penalizzi, suppongo). Specialmente se questi link arrivano tutti insieme e all’improvviso. Fossi in te ci andrei pianino (non ti preoccupare, non lo dico a Google 😛 ssshhh).

Se vuoi costruire un cosiddetto “profilo di backlink” solido ed efficace, io ti consiglierei di adottare una strategia oculata!

Esistono degli strumenti online che analizzano i siti semplicemente inserendo un URL: li puoi utilizzare sia per analizzare i tuoi backlink (in realtà puoi farlo anche su Search Console, ad esempio) o per spiare la concorrenza e vedere da quali siti ricevono link. SEO thug life, insomma 😎

Eccone alcuni:

A presto e… Buon Tag!

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