#Barbatrucchi: Guide e Tutorial Avanzati su Google Tag Manager

Google Tag Manager è uno strumento (gratuito) che ti permette di fare tantissime cose, su tantissimi livelli.

Certo, puoi utilizzarlo per installare strumenti di terze parti senza necessariamente sporcare le tue manine sante col codice di programmazione (bleah). E tutto questo è molto ma molto fico.

Però (sì, c’è un però) non finisce tutto qua. Perché il bello di Google Tag Manager è che, una volta che presa un po’ di confidenza con Tag, Attivatori, Variabili e compagnia cantante, poi puoi utilizzarlo per fare un sacco di cose fantastiche. Ma veramente fantastiche.

I #barbatrucchi™ sono tutte quelle piccole magie che Google Tag Manager ti permette di realizzare :) Da rimanere sbalorditi, giuro.

Ad esempio puoi eliminare i Ghost Referral Spam da Google Analytics, tracciare i fantasmi che usano AdBlock e Ghostery (uuuhh), impostare l’Adjusted Bounce Rate, configurare Cross Domain e Parametri UTM, e persino ottimizzare la SEO del tuo sito.

Come? Non mi credi? Leggi le mie guide e te ne renderai conto con i tuoi occhi :)

Aspetta, ti occupi di SEO e sei già a conoscenza di cos’è il Dwell Time, ma non sai come implementarne il tracciamento sul tuo sito? Non ti preoccupare, lo vedremo assieme in questa guida avanzata. Come probabilmente saprai, il Dwell Time è il tempo che passa dal momento in cui un utente arriva sul tuo sito dai risultati di ricerca del motore di ricerca (SERP), fino al momento in cui

Questo è un bellissimo #barbatrucco che ti permetterà di non spendere soldi per testare se il tracciamento delle chiamate telefoniche di Google Ads effettivamente funziona. Già, perché il buon Google nella sua guida ufficiale ti propone espressamente: Sì, certo. Clicchiamoci più volte sopra e buttiamo via letteralmente i nostri soldi. Direi che è l’approccio giusto per fare debug. No, ovviamente sono sarcastico. Come testare il tracciamento telefonico senza buttare via

Ok, sappiamo già cos’è Customerly e nella precedente guida ti ho spiegato come installare il suo widget con Google Tag Manager. Ma in realtà la vera chicca di questo bellissimo strumento sta in tutte le altre funzionalità che si possono configurare e manipolare. Vediamo un po’ quali sono le macro aree che andremo a gestire: parametri del widget e dell’utente (customerlySettings) attributi con cui aumentare i dettagli del nostro utente (attribute)

Voglio essere moooolto chiaro fin da subito: non sarò responsabile dell’utilizzo che farai delle informazioni che leggerai.  Tutti abbiamo dei lati oscuri, degli scheletri nell’armadio. Anche io. Anche tu. Bè oddio… i tuoi non li voglio sapere :O (se vuoi scrivermi un commento qua sotto per raccontarmelo li leggerò volentieri :P) Come tutti, anche Google Tag Manager ha il suo lato oscuro… In fondo non può esistere la luce

Ti hanno sempre detto che uno dei grandi pregi del marketing online è quello di avere dei risultati facilmente misurabili, mentre il marketing offline invece no (come ad esempio uno spot in TV) . Mmmmm… E se ti dicessi che non è vero? Che puoi anche monitorare i risultati (online) del tuo spot televisivo? Ma che puoi farlo sfruttando l’alta misurabilità del marketing online, anche sull’offline 😉 ? Ecco, possiamo usare

Tempi duri quelli della GDPR… 🙁 Me la sono presa come una crociata personale, e infatti ho scritto già varie guide sull’argomento. Fra le tante guide per salvarti dalla GDPR che trovi su Tag Manager Italia c’è anche la guida base su come disabilitare i cookie di YouTube. Infatti – se non lo sai – servizi come YouTube e Google Maps installano dei cookie di profilazione del browser dell’utente già di default!

Premessa, questa guida non ha esattamente a che fare con Google Tag Manager, ma visto il tema caldo ho voluto crearla. Ormai questa GDPR sta mettendo un po’ tutti quanti in allerta, soprattutto per quanto riguarda i benedetti cookie 😀 Già in diverse guide ti ho spiegato come essere conforme al regolamento. In questo articolo faccio un ulteriore passo e ti mostro come evitare che servizi come YouTube e Google

La GDPR è proprio un gran casino. Lo so, sono poco “politically correct”, ma lo vedo ammettere. Sono tutti indaffarati a capire innanzitutto cosa è cambiato rispetto alla normativa sulla privacy in vigore precedentemente, cosa comporta questo per i siti e soprattutto (cosa più importante in assoluto) cosa dobbiamo fare esattamente per rendere il nostro sito web a prova di GDPR e dormire sonni tranquilli, senza temere le multe salatissime

Iniziamo con una premessa: ci sono tanti tipi di chatbot che puoi installare sul tuo sito, in modo da avere un contatto diretto con i tuoi clienti e fare veramente la differenza nella tua strategia di marketing. Se stai decidendo quale installare e possiedi una pagina Facebook del tuo business, sapevi che puoi installare persino Facebook Messenger? 😮 Potrai avere quindi il vantaggio della familiarità che i clienti solitamente hanno

Era da un po’ che non usciva qualche novità sul nostro strumento preferito! In realtà è un piccolo aggiornamento dell’interfaccia di Google Tag Manager, ma che semplificherà la vita a noi smanettoni 😛 Sto parlando del nuovo suggeritore di Variabili all’interno dei Tag HTML personalizzati! 😀 Ebbene sì, era decisamente ora. Tante volte mi è capitato di sbagliare una minuscola (o maiuscola) quando inserivo una Variabile all’interno di un Tag HTML