Nota: questa news è stata redatta in collaborazione con il team di Polimeni.legal, che è lo studio legale di riferimento in materia di diritto di Internet, Copyright e GDPR.  Da qualche giorno, a seguito della decisione del Garante, abbiamo posto in essere una collaborazione con  gli avvocati Antonino Polimeni e Angela Lo Giudice e gli altri membri del team Polimeni, che ringrazio di cuore: sono bravissimi, super-esperti e ci aiutano

Polimeni.Legal, ramo IT dello Studio Polimeni & Cotroneo, e Tag Manager Italia, la società di consulenza e formazione iper-specializzata nella digital analytics, annunciano una collaborazione a seguito del provvedimento del Garante Italiano del 9 giugno 2022.  Il provvedimento in questione, riferito all’illegittimità di una specifica configurazione di Google Universal Analytics (GA3) che risale al 2020, ha suscitato un certo clamore tra gli addetti ai lavori; peraltro, a partire dalla notizia

Con un provvedimento dello scorso 9 Giugno 2022, il Garante della Privacy italiano ha dichiarato illecita l’implementazione di Google Analytics su un sito web. Questo perché con quella specifica implementazione tecnica i dati personali degli utenti europei venivano trasferiti nei server Google situati negli Stati Uniti, e per questa ragione non venivano garantiti livelli adeguati di sicurezza della privacy degli utenti secondo la normativa GDPR. In seguito a questo provvedimento

Google Tag Manager ha rilasciato uno dei più importanti aggiornamenti: il Server-Side Tag. In questa big News non solo ti spiego cos’è e come funziona il Server-Side tracking in GTM, ma faccio luce anche sulle differenze chiave rispetto al tracciamento “classico” Client-Side di GTM. E, chicca finale, ti accenno le 3 principali modalità per configurare un tracciamento Server-Side e ti segnalo una guida mooolto dettagliata

Google Analytics 4 non dorme mai. Infatti, anche negli ultimi giorni GA4 ci ha portato una bella novità che ti aiuterà a raccogliere e analizzare un numero maggiore di dati e di maggior precisione. Sto parlando della nuova funzionalità Behavioral Modeling, grazie alla quale potrai raccogliere e di vedere in GA4 un numero maggiore di dati che altrimenti avresti perso. Vediamo in dettaglio come funzionano e come utilizzare queste funzionalità

Il percorso di conversione degli utenti assomiglia sempre di più a un gomitolo pieno di fili ingarbugliati. Tra sessioni di navigazione multi-device e multi piattaforma, tracciare in modo univoco le azioni compiute da uno stesso utente è diventata la vera sfida per ogni web marketer e web analyst. Una sfida difficile ma dai grandi vantaggi, perché misurare con precisione il percorso che un utente compie per concludere (o non concludere)

“Matteo, qual è secondo te il più grande vantaggio competitivo a disposizione di un E-commerce oggi?” Questa è una tra le “classiche” domande che ricevo più spesso. Al giorno d’oggi, uno dei più grandi vantaggi a disposizione di un E-commerce è di raccogliere la maggior quantità di dati accurati possibili. Dati accurati che però, purtroppo, non crescono sugli alberi 🙁 Infatti, alcune disposizioni e aggiornamenti che si sono susseguiti negli

Se hai letto il mio precedente articolo, saprai quanto la formazione sia importante per governare al meglio il passaggio dal Google Analytics tradizionale a Google Analytics 4. In altre parole, prima di lanciarti in checklist e azioni pratiche per realizzare la transizione tra le due versioni, devi prendere familiarità con GA4 e capire quali sono le sue regole di funzionamento. Mi riferisco in particolare al Data Model di GA4, ovvero

Dopo l’annuncio di Google sulla chiusura definitiva del Google Analytics tradizionale (GA3) in favore di GA4, inizia ora la delicata fase di migrazione dei progetti da una versione all’altra. Immagino che siano davvero tanti i dubbi su come affrontare al meglio questo passaggio, tra cui: quali sono le azioni raccomandate per procedere a questa transizione nel migliore dei modi? quali sono i prerequisiti da avere prima di procedere in sicurezza

Finalmente, sembra che il problema del trasferimento dei dati degli utenti europei verso gli Stati Uniti stia andando verso un “lieto fine” 🙂 Ricordi? Questo tema era tornato a infiammarsi a Gennaio 2022, quando il Garante per la Protezione dei Dati austriaco (DPA) aveva accolto un reclamo contro un sito web tedesco e il suo utilizzo di Google Analytics. Nello specifico, la DPA aveva dichiarato che – nel sito in