Guide per Tracciare il Comportamento dell’Utente con Google Tag Manager

Analizzare il comportamento degli utenti sul tuo sito web ti serve a capire come questi interagiscono con esso e quindi anche a migliorare la loro esperienza di navigazione.

Ad esempio puoi tracciare e studiare i click non solo sui link, ma anche su altri elementi della pagina, capire quanto a lungo guardano i tuoi video, fino a dove “scrollano” la pagina, se tendono a rimbalzare subito dopo aver visitato il sito e mooooolto altro…

Non solo: puoi capire tante cose ad esempio anche sul comportamento cross-device di uno stesso utente ed esistono anche degli strumenti molto precisi che fanno un’analisi qualitativa dell’interazione sul sito grazie a heatmap, clickmap e addirittura registrazioni della sessione…! Incredibile, vero?

Naturalmente poi puoi utilizzare tutte queste nuove informazioni per capire quali sono eventuali problemi nel tuo sito, migliorare l’esperienza di navigazione e apportare modifiche per ottimizzare sempre di più il funnel di conversione :)

Ti ho incuriosito?
Qua in fondo trovi tutte le mie guide per tracciare il comportamento degli utenti su un sito web e per installare strumenti di tracciamento, sempre grazie a Google Tag Manager! :)

Tieniti sempre aggiornato, creo spesso nuove guide sull’argomento!

Aspetta, ti occupi di SEO e sei già a conoscenza di cos’è il Dwell Time, ma non sai come implementarne il tracciamento sul tuo sito? Non ti preoccupare, lo vedremo assieme in questa guida avanzata. Come probabilmente saprai, il Dwell Time è il tempo che passa dal momento in cui un utente arriva sul tuo sito dai risultati di ricerca del motore di ricerca (SERP), fino al momento in cui

Hei, sai che c’è? Che Microsoft ha forse fatto Bing! Sì, lo so è una battuta infelice 🙁 Giusto il 12 dicembre 2018 Microsoft annuncia un nuovo strumento in beta dedicato all’analisi degli utenti e testing. Uh, ma davvero? Yep. Clarity, nuovissimo servizio di proprietà Microsoft, è uno strumento per la Web Analytics per analizzare il comportamento dei visitatori nel sito. Dai diciamocelo chiaramente: è difficile per un team di sviluppatori,

In questo articolo descriverò alcuni dei più eclatanti casi di studio di Google Optimize. Vedrai che a volte piccole modifiche possono avere un impatto davvero inaspettato! Quindi se non hai ancora installato Google Optimize nel tuo sito, ti consiglio di farlo assolutamente 😉 Raddoppiare il profitto dai nuovi utenti: il caso APMEX Ti sei mai scontrato con quei siti che vendono monete, targhe o oggetti simili in oro e argento?

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Ott 2018

Glossario: Polr

Gli URL Shortener più famosi e utilizzati, come Bit.ly e TinyURL, sono davvero grandiosi, ma sono difficili da personalizzare e da integrare in progetti più “ciccioni“. Polr invece è meno conosciuto, ma ha delle ottime caratteristiche che lo rendono un supporto valido a chiunque abbia necessità di accorciare gli URL. Scopriamole insieme!  Polr è un URL Shortener open source, gratuito e facile da utilizzare. Con Polr puoi scrivere i tuoi

Gli URL Shortener sono dei tool online che consentono di comprimere gli URL in modo da trasformare indirizzi web lunghi chilometri in link cortissimi. Se vogliamo una definizione più sofisticata: “è la tecnica con la quale un URL lungo può essere trasformato in un link di pochi caratteri e comunque reindirizzare alla stessa pagina“. Il funzionamento degli URL Shortener è semplicissimo: basta copiare l’URL che ci interessa all’interno del tool,

Goog.gl, cioè Google URL Shortener, è stato un famosissimo servizio di Google che serviva per accorciare i link, esattamente come fa Bit.ly. Parlo al passato (sigh sigh) perché il 30 Marzo 2018 Google ha ufficialmente chiuso il supporto e ha avvisato gli utenti che nel Marzo del 2019 lo chiuderanno definitivamente 🙁 Goog.gl è stato lanciato nel 2009, durante un periodo in cui stavano spopolando i microblogging come Twitter. Per moltissimi

Diciamocelo, LiveChat ormai lo conosci bene, ti ho elencato tutte le sue features, mostrandoti cosa ci puoi fare. In questa guida ti spiegherò come installarlo con Google Tag Manager, ma soprattutto imparerai a tracciare il comportamento degli utenti all’interno della chat! Sei curioso? Come al solito, il tutto è molto semplice, ti basterà qualche Tag, qualche Variabile e un Attivatore 🙂 STEP 1 – TROVA LO SCRIPT DA INSTALLARE Il primo

In questa guida vedremo come tracciare gli i link di affiliazione in due casistiche, ovvero: link esterni di affiliazione verso il tuo sito link interni di affiliazione dal tuo sito verso l’esterno Inutile dirti quanto sia importante tenere monitorati questi link e tracciarli nel modo corretto per poi creare dei report e utilizzare strategie di remarketing 😉 Vediamoli nel dettaglio uno per uno 🙂 Primo caso: link esterni di affiliazione

Probabilmente avrai già sentito parlare di affiliazione, ma cos’è e come può essere utile al tuo business? Iniziamo con calma 😛 Partiamo dalle basi. Innanzitutto devi sapere che l’affiliazione è un meccanismo che ti permette di guadagnare dei soldi. Wow! Posso davvero guadagnare soldi, come? Bè, il concetto è semplice. Di solito funziona così: un fornitore di servizi o beni dà la possibilità ad altri di guadagnare una percentuale (o

Oh, sicuramente questo tema ti piacerà. Quando ho scoperto cos’è, ho voluto subito iniziare a tracciarlo (con Google Tag Manager ovviamente 😉 ). “Bene, mi fa piacere Matteo, ma che cavolo è sto Dwell Time?” Il Dwell Time (o “tempo di sosta” in italiano) è il tempo che l’utente proveniente da Google (o da qualsiasi altro motore di ricerca) rimane sulla pagina di atterraggio (tipicamente una pagina web) prima di ritornare