[Aggiornata il 2 Luglio 2023]

Dal 1° Luglio 2023 Google Universal Analytics (GA3) ha smesso per sempre di raccogliere ed elaborare nuovi dati.

Se gestisci un sito web o un e-commerce per la tua azienda o quella dei tuoi clienti molto probabilmente avrai già abbandonato GA3 per gestire le tue strategie di digital analytics:

  • senza perdere dati preziosi
  • mantenendo profittevoli le tue attività di marketing online
  • rispettando le norme GDPR e i consensi degli utenti

Probabilmente però potresti avere ancora qualche dubbio su come poter gestire in modo conforme alle disposizioni privacy la raccolta e l’analisi dei dati in Google Analytics 4.

A questo proposito, sul piatto ci sono 2 soluzioni a disposizione:

  1. Aver implementato e ottimizzato un software alternativo a GA4
  2. Aver implementato e ottimizzato la configurazione di GA4

Vediamo insieme in dettaglio entrambe le opzioni.

Roberto Guiotto, co-fondatore di Tag Manager Italia, ha incontrato l’avv. Scorza (membro del Garante italiano) durante l’evento “Google Analytics e Privacy: al Tavolo con il Garante” organizzato dall’associazione 4eCom. All’incontro era presente un pool di membri dell’associazione 4eCom, composto sia da professionisti della digital analytics, sia da esperti in ambito legale.

 

Soluzione #1: un software alternativo a GA4

Una delle grandi controindicazioni di percorrere questa strada è che una vera alternativa a GA4 semplicemente non esiste.

Questo perché GA4 non è “solo” uno strumento di web analytics, ma è soprattutto un tool in grado di interagire e integrarsi con i principali strumenti di marketing digitale (ad esempio Google Ads, YouTube Ads o Facebook Ads) per rendere profittevoli le proprie campagne pay-per-click.

In altre parole, tranne casi particolari, i marketer professionisti che investono denaro nell’acquisto di inserzioni non hanno una vera e propria alternativa a Google Analytics, a meno che non accettino di rinunciare ad una serie di funzionalità (in primis, il retargeting) che renderebbero con ogni probabilità antieconomiche le proprie campagne online.

È precisamente per questo motivo che la quasi totalità dei digital marketer utilizzano Google Analytics, che non a caso ha una fetta di mercato dell’85,3%.

Oltre a questo, c’è un altro aspetto che rende poco ottimale scegliere di configurare e spostare il tuo sistema di tracciamento e analisi dati su software alternativi a GA4.

Infatti, affidandosi a soluzioni on-premise di web analytics (ossia, soluzioni che prevedono l’installazione di un software su un tuo server aziendale) entrano in gioco questioni tutt’altro che banali legate all’affidabilità, alle competenze tecniche e ai costi notevoli di manutenzione e di messa in sicurezza dei server.

In altre parole, preferire altri software rispetto a GA4 comporta diversi problemi:

  • sostenere dei tempi e dei costi ENORMI per la migrazione dei tuoi progetti web
  • acquistare e installare un tuo server privato dove tenere i dati personali degli utenti, cosa che oltre ad essere molto costosa, richiede anche una grande competenza tecnica
  • mettere in sicurezza da eventuali data breach un tuo server in locale con dentro i dati dei tuoi clienti implica un’assunzione di responsabilità legale molto onerosa
  • rinunciare ad una serie di funzionalità di GA4 (ad esempio, quella per creare le audience, quella per il retargeting, ecc.) significa non sfruttare elementi fondamentali per rendere profittevoli le tue inserzioni online

Sei sicuro di avere le risorse e le competenze tecniche per mantenere una soluzione di questo tipo? Sei consapevole di assumerti la responsabilità di eventuali data breach dei tuoi server in locale dove hai archiviato i dati personali di migliaia di utenti?

A mio avviso queste sono domande cruciali da porsi prima di decidere se installare un software alternativo a GA4, ma soprattutto dopo averlo eventualmente configurato.

 

Soluzione #2: installare e ottimizzare la configurazione di GA4

Come già anticipato, la stragrande maggioranza delle aziende che operano online utilizzano GA4 non solo e non soltanto per analizzare il traffico del proprio sito web o e-commerce, ma soprattutto per la sua sinergia con i principali strumenti del digital marketing (Google Ads, YouTube Ads, Facebook Ads, etc.).

GA4 è in altre parole uno strumento pressoché indispensabile per ottimizzare le proprie campagne online, nonché radicalmente diverso dal suo predecessore GA3.

Infatti, GA4 è in grado di bilanciare la necessità di proteggere la privacy degli utenti e il poter tracciare i dati necessari per monitorare il successo delle tue campagne di marketing.

A questo proposito, implementare un sistema di digital analytics che abbini Google Analytics 4 al tracciamento Server-Side è una soluzione efficace per rispettare le disposizioni europee in materia di Privacy.

Abbiamo illustrato nel dettaglio una soluzione che preveda l’utilizzo di GA4 e di una configurazione server-side in questo articolo scritto per la testata online Agenda Digitale.

Esempio passaggio dati server con tracciamento Server-Side

Diagramma del flusso di dati di anteprima del server.

In sintesi, grazie al binomio “GA4 – tracciamento Server-Side” puoi:

  • servirti di un server intermediario localizzato in Europa su cui far giungere i dati degli utenti
  • evitare che i dati personali degli utenti arrivino direttamente sui server di Google situati negli USA
  • anonimizzare o rimuovere (parzialmente o totalmente) i dati personali degli utenti prima che arrivino ai server situati negli USA
  • pseudonimizzare* i dati che raccogli, ossia trattare i dati in modo tale da non permettere di identificare un utente specifico
  • oltre che analizzare i dati delle prestazioni delle tue campagne online, puoi analizzare il percorso di navigazione e di conversione degli utenti e le attribuzioni delle conversioni ai vari canali di marketing

(*Del tema della pseudonimizzazione e del GDPR ne abbiamo parlato qui).

Nel caso avessi dubbi o domande sui temi di GA4 e della Privacy ti aspetto nei commenti qui sotto 🙂

Alla prossima guida e… buon GA4!

 

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