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Glossario: Content Delivery Network (CDN)

Cosa è un CDN? Ommioddio Matteo, un altro di quei concetti super nerd, complicati e cervellotici! Che barba!

Mannòòò, non è un concetto super nerd…

Cioè, in realtà un po’ sì. Ma non ti preoccupare: il funzionamento della Content Delivery Network (l’acronimo sta per questo) può essere compreso anche molto facilmente, lascia che ti spieghi in parole semplici semplici 🙂

Una CDN (o Content Delivery Network, appunto) è un sistema di distribuzione dei contenuti inventato – guarda un po’ – in Italia negli anni ’90.

Immaginala come una rete di computer e server distribuiti in tutto il mondo, connessi fra loro tramite internet e contenenti gli stessi file (inizialmente questo sistema si utilizzava esclusivamente nel caso di file di grandi dimensioni, come video, programmi e film in streaming).

Il concetto è semplice 🙂

Essendoci tanti server, distribuiti in varie parti del mondo, i vari nodi facenti parte della rete possono accedere a questi file hostati più facilmente e velocemente, senza rischiare di imballare un unico server in momenti di sovrannumero di richieste.
Questo sistema fichissimo serve dunque a ottimizzare la distribuzione dei contenuti in una rete di computer (ecco perché si chiama Content Delivery Network, ovvero “Rete di Distribuzione dei Contenuti”).

È tutto molto più chiaro adesso, vero? 🙂 Bene, allora adesso cerchiamo di capire meglio come funziona.

I VANTAGGI DI UNA CONTENT DELIVERY NETWORK

Immagina una distribuzione di contenuti fatta in modo “classico”: un solo server distribuisce file a più computer. Come puoi ben capire, se i file sono molto ingombranti e/o ci sono tanti computer che richiedono i dati contemporaneamente, ci possono essere rallentamenti e persino danneggiamenti a livello di qualità audio e video.

Se invece gli stessi file vengono hostati nello stesso momento su più server (quelli aggiuntivi si chiamano server di replica), non solo il server originario distribuirà meno dati a meno nodi (i computer degli utenti), ma essendo gli host dislocati nel mondo il CDN farà in modo da dirigere il traffico verso quelli più vicini e più liberi, rendendo il trasferimento di dati più agevole e immediato.

Eh? E che vuol dire?

Ti faccio un esempio banale.

Immagina di essere all’Essecorta (un supermercato che mi sono inventato per l’occasione). Hai fatto la spesa e devi pagare, ti dirigi alla cassa ma… ce n’è aperta una soltanto.

Però dai, tutto sommato è un martedì mattina e sono le 11. C’è poca fila, arrivi, paghi e te ne vai via con la tua spesa in buste biodegradabili (ci hai fatto caso che si biodegradano già prima di arrivare in parcheggio? Roba da matti…).

Immagina invece di essere sempre all’Essecorta, solo che è la vigilia di Natale. Poche ore prima della chiusura. E tutti gli altri hanno i carrelli strapieni. E c’è solo una cassa aperta. Auguri, spero tu riesca a uscire prima di Capodanno 😀

Ecco, avere una CDN è come l’Essecorta che apre tutte le casse per smaltire la fila: se distribuiamo tutti i “carrelli della spesa” (cioè i pacchetti di dati richiesti al server) nelle varie file, ci guadagneranno tutti – sia gli utenti che i provider – in termini di velocità e funzionalità!

Quindi in sostanza i motivi per avere un CDN sono:

  • Trasferimenti di dati più veloci e sicuri
  • Alta qualità dei contenuti trasferiti
  • Maggiore velocità di caricamento delle pagine
  • Ottimizzazione per siti internazionali che ottengono richieste da più parti del mondo
  • Miglioramento dell’esperienza dell’utente nel sito

E che te lo dico a fare… ovviamente un sito più veloce è anche più gradito a Google 😉 Questo significa anche vantaggi SEO. Interessante, vero?

Se c’è ancora qualcosa che non ti è chiaro lasciami pure un commento 🙂

Matteo Zambon

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